Io leggo la legge
Queste pagine ti aiuteranno a comprendere la genesi della crisi sanitaria, economica e sociale che stiamo vivendo, a partire dalla dichiarazione di emergenza del 31 gennaio 2020 del Consiglio dei ministri (e anche prima).
Dati e leggi alla mano, quella dichiarazione, in quel momento temporale, non risulta avere avuto giustificazione giuridica né oggettiva; tuttavia ciò che ha prodotto in termini di provvedimenti a cascata ha contribuito ad alimentare la crisi stessa.
Tutto il castello di decreti e altri atti di varia natura che ne sono derivati sarebbe quindi sostanzialmente illegittimo.
Inoltre, poiché l’emergenza di rilievo nazionale è stata dichiarata dal Governo in mancanza di una esplicita e formale richiesta da parte delle amministrazioni locali, come invece prevede la legge di Protezione Civile, ne risulta che tutti gli obblighi e le restrizioni dei diritti costituzionali indicati nei decreti e nelle leggi, non possono trovare applicazione concreta sui territori.
Di conseguenza, sanzioni e limitazioni dei diritti costituzionali e della libera iniziativa economica, sono impugnabili o inesistenti.
A riprova di ciò, abbiamo le tante sentenze di giudici di pace (di Frosinone, Catanzaro, Camerino e vari altri), di tribunali amministrativi e del Tribunale di Reggio Emilia (sentenza n. 54/2021) che annullano su base individuale sanzioni e disposizioni restrittive dichiarando l’illegittimità dei vari provvedimenti.
In attesa che si renda possibile portare avanti un’azione di denuncia alla Corte Costituzionale per fare annullare tutto l’impianto legislativo emergenziale, ho messo a punto, anche con l’aiuto di un tenace team di avvocati, alcuni strumenti di contestazione delle disposizioni illegittime, di controllo delle amministrazioni e di difesa dei diritti civili alla portata di tutti noi cittadini.

Documenti essenziali

Foia
Il primo strumento a disposizione è una richiesta di accesso agli atti (per brevità, FOIA) con la quale ogni cittadino, in sintesi, chiede alle amministrazioni locali di produrre tutta la documentazione con la quale il Sindaco abbia comunicato a Prefetto o Regione lo stato di emergenza sul suo territorio, senza la quale nessuna misura può essere legittimata. Finora nessun Sindaco ha prodotto nulla di oggettivo in tal senso. https://lauracarosi.wordpress.com/2021/04/22/foia-accesso-civico/

Istanza in autotutela
Il secondo strumento è una istanza di riesame in autotutela con la quale il cittadino chiede di disapplicare eventuali disposizioni o ordinanze contingibili e urgenti emesse arbitrariamente da parte sindaci, in assenza di reali necessità documentabili attraverso relazioni istruttorie approfondite.
Ogni cittadino ha il diritto, sancito dalla legge, di rivolgersi direttamente alle istituzioni, di controllare e di chiedere il riesame dei provvedimenti che ritiene lesivi dei propri interessi legittimi e della propria libertà.
Facciamo valere consapevolmente i nostri diritti, usiamo la legge a nostra tutela
Chi sono
Sono Laura Carosi, traduttrice con esperienza in ambito scientifico e giuridico. La mia professione richiede un’attitudine all’analisi del significato profondo di termini e costrutti linguistici. È in virtù di questa attitudine che, a primavera del 2020, ho cominciato a leggere la normativa emergenziale e a riconoscere, attraverso l’approfondimento di tutti i collegamenti richiamati, come stanno veramente le cose. Sono entrata così in contatto con avvocati e giuristi che, facendo riferimento anche ai miei approfondimenti, stanno portando avanti azioni a tutela dei nostri diritti e della nostra libertà inviolabile.
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Grazie a Maria Luisa Biolcati Rinaldi per il contributo tecnico all’impostazione del blog